Un'occasione per riflettere sul ruolo dell'Italia
La serata conviviale del Rotary Club Pistoia-Montecatini di fine settembre, a cui è stato invitato il presidente dell’Istituto di studi politici “Renato Branzi” di Firenze, on. Ivo Butini, è stata un’ulteriore occasione per riflettere sul ruolo dell’Italia nell’Europa contemporanea.
Introdotto dal presidente del Club, avvocato Roberto Righi, Butini, ha sottolineato che i padri fondatori delle istituzioni comunitarie sono stati tre: un francese, un tedesco e un italiano (Alcide De Gasperi). Fallita nel 1954 l’istituzione della Comunità Europea di difesa e la conseguente unità politica dei Paesi fondatori, l’Europa ha intrapreso la via mercantile, economica e finanziaria per integrarsi.
La moneta unica di 17 Paesi europei ha invece rischiato (e forse rischia ancora) di essere il motivo scatenante della disgregazione dell’Europa e della sfiducia dei cittadini nelle sue istituzioni.
Una rinnovata via politica all’integrazione europea passa attraverso la volontà e l’intesa tra i suoi Paesi fondatori. Per l’Italia, soprattutto, si tratta di consolidare nuovamente i suoi rapporti anche con la Germania, centro ineludibile dell’Europa moderna.
Il 2013 sarà l’anno delle elezioni politiche sia in Italia che in Germania. Un buon contributo alla causa della politica sarebbe una discussione seria tra i partiti sulla visione a cui ispirarsi e sui programmi da adottare per collocare il Paese nell’Europa contemporanea. In Germania lo fanno.
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