Una interessante conferenza dell'ingegnere Carlo Pellegrini, socio del Club
“Riflessioni sull’energia” è il titolo di un’interessante conferenza tenuta dal socio Carlo Pellegrini, ingegnere. Un argomento che ha suscitato grande interesse tra i numerosi presenti.
L’energia – come ha evidenziato Pellegrini - è un tema vastissimo, con importanti ricadute economiche, politiche, militari e ambientali. Durante la serata si è discusso di alcuni aspetti tecnici del problema, con particolare riferimento alla nostra stretta dipendenza dalle fonti di energia primarie fossili, e quindi non rinnovabili, e alle possibili soluzioni tecniche del problema.
Dopo una rapido excursus sui metodi di generazione dell’energia elettrica, sui diversi tipi di centrale elettrica e sul modello di architettura del sistema elettrico nazionale (Produzione, Trasmissione, Distribuzione), è stata evidenziata la impossibilità tecnica di accumulare significative quantità di energia elettrica.
E’ quindi necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dai consumatori e gestirne la trasmissione in modo che l’offerta e la domanda siano sempre in equilibrio, garantendo così la continuità e la sicurezza della fornitura, con un modello di gestione noto come “dispacciamento”.
Il dispacciamento è stato illustrato a partire dalla curva di carico media del sistema elettrico nazionale, descrivendo il contributo dei vari tipi di centrale elettrica alla copertura del fabbisogno energetico descritto dalla curva di carico.
E’ stato poi illustrato l’effetto delle fonti di energia rinnovabili, per loro natura “non controllabili”, nei confronti della stabilità del sistema elettrico, ed il loro limite tecnico di penetrazione compatibile con l’ architettura attuale del sistema elettrico stesso.
D’altro canto, il loro utilizzo, indispensabile per ridurre la dipendenza dalle fonti di energia primarie non rinnovabili, potrà giocare un ruolo chiave solo se l’infrastruttura elettrica si svilupperà secondo un modello distribuito e non concentrato, con produzione e accumulo di energia, anche e soprattutto di piccola taglia, diffuso sul territorio, noto con il nome di “Smart Grid”.
Questa rivoluzione infrastrutturale trasformerà il sistema elettrico, attualmente caratterizzato da una struttura “gerarchica”, ove pochi attori producono energia, mentre moltissimi utenti consumano energia, in una struttura distribuita, ove ciascuno avrà un ruolo di produttore e di consumatore.
Per concludere, si è fatto accenno ai provvedimenti che ciascuno di noi può adottare a livello domestico con l’obbiettivo di consumare energia in modo più razionale, senza rinunciare a nessun dispositivo o servizio che la moderna società ci ha reso disponibile.
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