Un convegno promosso dal nostro Club e dalla Fidapa
Si è parlato di donazione degli organi come gesto d'amore in un convegno che si è svolto, lunedì 10 giugno, nel Palazzo dei Vescovi promosso dalla sezione di Pistoia della Fidapa e dal Rotary Club Pistoia-Montecatini.
Nel solo presidio ospedaliero di Pistoia si è passati da 16 donazioni di cornee nel 1998 alle 81 dello scorso anno. Tra i prelievi multiorgano, viene ricordata una ragazza di 27 anni salvata dalla donazione di organi di una donna di 77.
Dopo l'introduzione della presidente della Fidapa, Gabriella Margelli Franchi, Anna Maria Celesti, moderatrice del convegno, ha detto che l'atto di generosità può iniziare già dal momento della nascita con l'offerta del cordone ombelicale, le cui cellule invece sono importantissime. «Un bambino — ha detto Celesti — deve sapere che ha donato il cordone, avvicinandolo così ad una maggiore familiarità con il concetto della donazione degli organi».
Il rotariano Pier Luigi Rossi Ferrini, responsabile del Centro riferimento trapianti della Regione, ha parlato a 360 gradi del problema tranti, della crescita di sensibilizzazione in Italia, oggi tra i primi paesi donatori in Europa. Crescita che si è avuta anche in Toscana, dopo che la nostra regione ha adottato il sistema spagnolo arrivando a superare una percentuale del 30 per cento di donatori su un milione di persone contro il 17 generale in Italia.
«Restano — ha detto Rossi Ferrini — liste di attesa lunghissime (950 persone in attesa in Toscana di un trapianto di reni), ma la situazione peggiora quando riguarda persone che senza un trapianto rischiano di morire».
Eufrasio Girardi, coordinatore della donazione e trapianti dell'Asl 3, ha parlato dell'importanza assunta dalla sua figura professionale. Il coordinatore mette in moto il meccanismo previsto dalla legge ed ha il compito difficilissimo di portare le famiglie da un momento di sconvolgimento a una serenità di donazione.
Leandro Barontini, responsabile del reparto di terapia intensiva del nostro ospedale e socio del nostro Club, ha spiegato che non esiste il rischio che vengano espiantati organi prima della morte. Infatti, viene valutata con piena scientificità la morte cerebrale e non quella cardiaca.
Umberto Biagi, vice-presidente regionale Aido, ha sottolineato l'importanza strategica dell'associazione per una maggiore presa di coscienza sulla necessità di donare gli organi.
Infine, don Piero Vannelli, parroco di San Biagio in Cascheri, ha evidenziato che la chiesa è stata al passo dei tempi: il concetto della donazione appartiene all'etica della religione cattolica».
Le conclusioni sono state effettuate da Mauro Lubrani, presidente del Rotary club Pistoia-Montecatini Terme.
|